Cenni storici
Sommariva del Bosco, nome fortemente evocativo che suona dolce e musicale, è “Porta del Roero”, via e portale di ingresso a un territorio straordinario.
Dolcemente adagiata sul fianco della “somma riva” dei primi rilievi dell’altopiano roerino che si affaccia sulla pianura cuneese, raccoglie le caratteristiche tipiche che meglio rievocano l’atmosfera dei comuni del Roero: “Bellicosa Sabaudia Fides” come recita lo stemma comunale, suggestione e leggenda militare medioevale e profonda religiosità, con le sue ben undici chiese.
L'antica «silva popularis», un tempo estesa da Bra a Cellarengo e dalla "fascia delle rocche" a buona parte delle "fini superiori", influenzò l'occupazione del suolo per tutta la sua estensione, condizionando la collocazione dei "paesi delle rocche" e frenando la loro espansione verso ponente, limitando dal lato opposto i primi insediamenti e le iniziali dedicazioni santorali ai margini dell'altopiano.
Così fu anche per Sommariva del Bosco, collocata "al sommo della ripa del bosco", il cui toponimo più antico di sicura radice preistorica - il Chichigneriuna, ovviamente riferito ad un "bric" - si trova sulla modesta dorsale che costeggia la pianura e che vide già scorrere ai suoi piedi il Tanaro prima che mutasse corso.
Anche l'occupazione romana evitò la vasta zona boscosa, aggirandola per Montà e per la zona di Bra, attraversandola solamente lungo la direttrice Corneliano-Sommariva Perno-Ceresole.
A occidente un facile tracciato percorreva la pianura al piede dell'altopiano, confermato da un'indicazione di «via Levata» e sottolineato da un "castellasso" posto sopra le case Ricchiardo, sulle ultime propaggini di nord-ovest.
L'abitato si formò dapprima, come si è detto, sull'altopiano, nella zona dell'attuale parco che precede il castello e dietro la parrocchiale, prolungandosi poi verso nord e in direzione del Castello Virante, vecchio fortilizio da tempo scomparso (forse già sul sito della Villa Parato) che ha lasciato il nome alla località sul catasto del 1736 e, attualmente, alla via che la raggiunge.
Al centro di tale abitato sorgeva l'antica parrocchiale, dedicata a San Pietro.
Col tempo, dopo la costruzione di un primo castello sul sito dell'attuale, l'abitato si spostò dal "borgo vecchio" verso ponente, sulle pendici rivolte alla pianura e, in seguito, all'inizio della pianura stessa, ai lati della strada da Bra a Carmagnola.